Atto di forza (Total Recall) è un film del 1990 diretto da Paul Verhoeven, liberamente ispirato a un racconto breve di Philip K. Dick dal titolo Ricordiamo per voi (We Can Remember It For You Wholesale), interpretato da Arnold Schwarzenegger, Rachel Ticotin e Sharon Stone.
Atto di forza
In realtà la scena era un incubo di Douglas Quaid, un operaio edile sposato con una donna di nome Lori. Quaid, ossessionato dal desiderio di visitare il pianeta rosso per cercare una risposta ai suoi sogni, decide di andare alla Rekall, una compagnia capace di impiantare false memorie di viaggi mai accaduti attraverso un avanzato tipo di realtà virtuale. Nonostante l'avvertimento di Harry, un suo collega, Quaid si sottopone al trattamento della Rekall accettando l'opzione di essere un agente segreto che scopre antiche tecnologie aliene per rendere l'esperienza virtuale più interessante. Dopo avere selezionato il programma Cieli azzurri su Marte e avere chiesto alcuni dettagli a Quaid i tecnici lo addormentano per iniziare l'innesto. Nel mentre però Quaid si risveglia e assale i tecnici insistendo con la paranoia che lo hanno "fatto scoprire" e afferma di non essere Quaid. Dopo averlo sedato gli addetti scoprono che lui è già stato sottoposto a un innesto. Per evitare guai i tecnici cancellano dalla memoria di Quaid la sua visita alla Rekall, lo rimborsano e lo fanno riportare a casa.
I due tornano a Venusville, accompagnati da Benny, dove si nascondono in un passaggio segreto mentre i ribelli tengono testa agli uomini di Richter; Cohaagen ordina così la ritirata e fa isolare il quartiere, bloccandone l'alimentazione di ossigeno e condannando gli abitanti a morte certa se Quaid non si consegnerà a loro. Quaid, Melina e il tassista Benny riescono a raggiungere il quartier generale sotterraneo della ribellione. Quaid incontra il capo dei ribelli, Kuato, un piccolo mutante umanoide con poteri telepatici, congiunto nel ventre di un uomo chiamato George. Indagando nella mente di Quaid, Kuato gli fa ricordare di essere a conoscenza di un reattore che si trova sotto Monte Piramide, costruito mezzo milione di anni prima dai marziani un tempo abitanti del pianeta, in grado di fornire ossigeno per tutti se attivato. Cohaagen ha celato l'esistenza di questo reattore perché la capacità del reattore di fornire ossigeno priverebbe Cohaagen del controllo sulla colonia marziana. Kuato implora Quaid di innescare il reattore per liberare Marte dalla tirannia di Cohaagen. Prima di procedere, però, le forze di Cohaagen assalgono la base ribelle, rivelando che Benny faceva in realtà il doppio gioco. Richter uccide Kuato e porta Quaid e Melina nell'ufficio di Cohaagen, il quale gli mostra un altro video di Hauser, rivelando che l'intera esperienza di Quaid è parte di un'elaborata operazione top secret architettata da lui e Cohaagen, i quali sono in realtà grandi amici, per scovare i ribelli.
Cohaagen ordina che Quaid e Melina vengano sottoposti a un ulteriore lavaggio del cervello che faccia tornare Quaid quello che era prima, ossia Hauser, e che renda Melina sua devota compagna. Tuttavia Quaid e Melina riescono a liberarsi e scappare, raggiungendo il reattore alieno, uccidendo per la strada Benny, Richter e i suoi uomini. Cohaagen arriva per primo nella sala del manufatto alieno con l'intenzione di distruggerlo con una bomba, perché secondo lui il reattore innescherebbe una reazione di fusione nucleare di enormi proporzioni, uccidendo tutti i presenti sul pianeta. Lo spietato dittatore viene fermato dall'arrivo di Melina, che gli spara sulla spalla mentre Quaid getta via l'ordigno, che esplode distruggendo un sigillo sul muro della sala, causandone la violenta depressurizzazione. Cohaagen viene aspirato fuori e gettato sulla superficie di Marte, dove muore brutalmente di asfissia e decompressione. Quaid riesce ad attivare il reattore e, prima che lui e Melina vengano aspirati fuori e subiscano la fine di Cohaagen, il reattore scioglie lo strato di ghiaccio esterno del nucleo di Marte, facendo fuoriuscire l'ossigeno sulla superficie. Una nuova atmosfera spazia tutto il cielo di Marte, che frantuma i vetri della colonia marziana dando agli abitanti aria fresca da respirare.
David Cronenberg ricevette la sceneggiatura da De Laurentiis, trovandola di base molto promettente, ma andando avanti sentiva che O'Bannon e Shusett non sapessero cosa fare della storia. Cronenberg ha in seguito parlato del suo lavoro come un costante conflitto con Shusett: "Ci ho lavorato per un anno e ho fatto circa 12 bozze. Alla fine, siamo arrivati a un punto in cui Ron Shusett ha detto, 'Sai cosa hai fatto? Hai fatto la versione di Philip K. Dick.' Ho riposto, 'Non è quello che dovremmo fare?' Lui invece, 'No, no, noi vogliamo fare I predatori dell'arca perduta su Marte."[2] Cronenberg intendeva ingaggiare William Hurt nel ruolo principale e immaginava il film come uno "Spider su Marte". Shusett ha affermato che un altro motivo per cui Cronenberg lasciò il film era che nel periodo in cui Dreyfuss era coinvolto, il regista voleva adottare un approccio diverso, e nelle parole di Shusett era "improvvisamente [...] contro le sue stesse idee" dopo alcuni disaccordi.[5] Sebbene non sia stato accreditato nella versione finale del film, Cronenberg diede origine all'idea dei mutanti su Marte, incluso il personaggio di Kuato (denominato Quato nella sua sceneggiatura).[6] Quando l'adattamento di Dune fallì al botteghino, anche De Laurentiis perse l'entusiasmo per il progetto.[7]
Il fallimento della compagnia di De Laurentiis aprì una possibilità per Arnold Schwarzenegger, che aveva contattato senza successo il produttore per chiedergli di recitare nel film. Schwarzenegger era venuto a conoscenza del progetto per la prima volta durante le riprese di Codice Magnum, che era stato distribuito dalla De Laurentiis Entertainment Group. Inizialmente l'attore pensò di fare il film con il produttore di Predator Joel Silver, per cui stava lavorando in quel periodo, ma anche questo progetto non venne mai realizzato.[1] Convinse quindi la Carolco Pictures ad acquistare i diritti del film per una somma relativamente economica di tre milioni di dollari e negoziò uno stipendio di 10-11 milioni di dollari (più il 15% dei profitti)[8][9] per recitare, con un grado di controllo insolitamente ampio sulla produzione. L'attore ottenne il potere di veto su produttore, regista, sceneggiatura, co-protagonisti e promozione. Schwarzenegger reclutò personalmente Paul Verhoeven per dirigere il film, essendo rimasto colpito da RoboCop (per il quale lo stesso Schwarzenegger era stato inizialmente considerato come protagonista). A quel punto, la sceneggiatura aveva superato le quarantadue bozze, ma mancava ancora un terzo atto. Gary L. Goldman venne dunque chiamato da Schwarzenegger per sviluppare la bozza finale della sceneggiatura con Ronald Shusett.[1][3] Il regista coinvolse inoltre molti dei suoi collaboratori in RoboCop, tra cui l'attore Ronny Cox, il direttore della fotografia Jost Vacano, lo scenografo William Sandell, il montatore Frank J. Urioste e il truccatore ed effettista Rob Bottin.[10]
Nel febbraio del 2009 il produttore Neal H. Moritz in associazione con la Original Film mostrò alla Columbia Pictures i piani di produzione per un rifacimento in chiave moderna di Atto di forza, attualizzato per le nuove generazioni, affidandone la sceneggiatura a Kurt Wimmer. Nel luglio del 2010 Len Wiseman fu scritturato dalla Sony/Columbia come regista.[19][20]Il 17 gennaio 2012 è stata diffusa la sinossi ufficiale del remake che pur rimanendo in linea di massima fedele al film originale presenta alcune differenze, come l'assenza dei viaggi su Marte, e si distacca ancora di più dal racconto.[21]
Gli articoli che preferisco, grazie Nanni!Lo vidi da ragazzino, lo standard di violenza di anni fa era nettamente piu alto di ora, poi figuriamoci di Verhoven.Quanti film potrebbero fare da Dick, magnifico matto asociale ho visto giorni fa in un docentario.
Inception è sbrodolato, debole, affidato tutto quanto alle chiacchiere e poco coerente. La doppiezza di Atto di forza invece è completa e totale. E in questa incertezza coglie qualcosa di profondamente dickiano.
In Atto di forza le due star interpretano Douglas Quaid e Lori, una coppia felicemente sposata fino a quando la donna rivela a suo marito che la sua attuale vita, compreso il matrimonio, è tutta un innesto, una finzione. Da quel momento le due star iniziano a suonarsela di santa ragione e sono protagonisti di numerosi corpo a corpo.
Nel film di Michael Gondry, "Se mi lasci ti cancello" (2004), il personaggio interpretato da Jim Carrey si faceva cancellare dalla testa il ricordo di un amore finito male. Ridley Scott nel suo "Blade Runner" (1982) istilla il dubbio che anche il passato dell' agente Deckard come quello degli androidi a cui dà la caccia sia stato ricostruito attraverso un innesto di ingegneria genetica. Al contrario in "Total Recall - Atto di forza" di Les Wiseman la memoria fittizia ed artificiale è una scelta consapevole, una palliativo adottato da Douglas Quaid per sconfiggere la monotonia della vita. E'sottile ma efficace l'insistenza con cui il cinema torna ad un tema di stretta attualità come quello della manipolazione della mente presentandolo non più come il risultato di una stregoneria o di una qualche metafisica ma piuttosto come un processo scientifico ormai consolidato. In questo senso il contributo di Philip K. Dick è stato determinante non solo per la quantità di riletture allestite da Hollywood a proposito dei suoi libri ma anche e soprattutto per la verosimiglianza con cui ogni dettaglio di questo "nuovo mondo" ha trovato nella scrittura del romanziere americano la sua versione più potente in termini di comunicazione ed empatia.
In questa nuova versione di "Total Recall - Atto di forza" che assembla nel titolo italiano anche il prototipo diretto da Paul Verhoven nel 1990 ed interpretato da Arnold Schwarzenegger, Douglas Quaid è l'ago della bilancia di una lotta di potere e di sopravvivenza tra i superstiti di una guerra (chimica) che ha ridotto la terra in una landa desolata: da una parte la nazione di Britannia, conservatrice ed imperialista, dall'altra quella di La colonia, libera e rivoluzionaria. Quaid scopre infatti di non essere un cittadino qualunque,felicemente sposato e con una vita sempre uguale,bensì un famigerato agente segreto, temporaneamente neutralizzato nella sua azione da un lavaggio del cervello che ha cambiato i suoi ricordi. Sconvolto dall'inquietante rivelazione e braccato da chi lo vorrebbe nelle sua fila, l'uomo viene aiutato nella fuga da una rappresentante delle forze rivoluzionarie che promette di rivelargli la verità sulle vicende del suo oscuro passato. Il compito di Les Wiseman presentava diverse difficoltà, a cominciare da quelle derivanti dalla difficoltà di rendere cinematografica una storia pensata per la pagina scritta. Una trasposizione che solo per restare al cinema tratto dalle opere di Philip K. Dick non era stata quasi mai all'altezza delle aspettative, ma che nel caso del film diretto da Verhoven aveva creato un vero e proprio culto. Ed è proprio il film diretto dal regista olandese, per il suo essere non solo un termine di paragone ingombrante a causa del carisma e della personalità di chi lo ha realizzato, ma anche per la vicinanza in senso cronologico con l'opera di Wiseman, a condizionare lo sguardo di questa ennesima rivisitazione. Se lo scheletro della storia rimane sempre uguale "Total Recall - Atto di forza" apporta delle modifiche sia dal punto di vista narrativo, escludendo qualsiasi riferimento a Marte ed alle implicazioni sulla vicenda che prima il libro e poi il film di Verhoven invece avevano, sia da quello formale, eliminando le venature ironiche e la vivacità coloratissima un po' camp presente nella fauna bizzarra e grottesca dell'originale. 2ff7e9595c
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